Disponiamo di saldatrici a TIG, mole da taglio, n.1 calandra, n.2 taglierine a cesoia, n.4 seghe a nastro, n.1 curva tubi, n.1 punzonatrice, n.4 trapani a colonna, n.2 container uffici, serie di baracche prefabbricate in acciaio zincato, n.4 trabattelli a norma, serie di scale in alluminio a norma.
Inoltre disponiamo di una saldatrice orbitale di ultima generazione marca POLYSUDE Mod. PS164 a testa chiusa che impieghiamo per impianti farmaceutici od alimentari certificati ASME-BPE con rugosità inferiore a 0,5 micron-0,2 micron
Migliora la produttività e ottiene un alto e costante livello qualitativo, riducendo le problematiche legate ai procedimenti di saldatura automatica, sono da sempre gli obiettivi comuni di POLYSOUDE, dei suoi partner e dei suoi clienti.
I generatori, le teste orbitanti e le attrezzature POLYSOUDE sono progettate e costruite con caratteristiche esclusive, che soddisfano le normative più severe, europee e americane, nella costruzione di macchine ed impianti, dove è predominante la sicurezza (apparecchi a pressione) o l’igienicità (impianti sterili) nella lavorazione e nel trasporto di liquidi, polveri e gas.
Grazie ad un sistema di programmazione esclusivo in gradi di rotazione, consente di creare in ogni ciclo di saldatura diversi settori di parametri, con variazioni adeguate alle posizioni e al riscaldo del pezzo, al fine di ottimizzare in ogni punto il cordone di saldatura: si realizzano così saldature al massimo livello qualitativo in tutte le condizioni.
Una elevata qualità di saldatura deve essere certificata: la stampante integrata nei generatori Polysoude può emettere automaticamente o a richiesta, a fine saldatura, un listato dei parametri principali realmente erogati dal generatore (corrente, tensione, velocità di rotazione testa, velocità di avanzamento del filo d’apporto) misurati durante ogni ciclo, al fine di certificare le saldature. Il risultato può essere completato con i dati dell’azienda utilizzatrice, della commessa, o con un numero eventuale di riferimento della saldatura.
